L'attuale formazione si consolida nel 2001 quando, all'idea di un originale progetto di Tiziano Simonetti (voce) e Giuseppe Marino (batteria), si aggiungono le feroci distorsioni e gli articolati riff della chitarra di Amedeo Rabottini (prima) e la liricità e la melodia del basso di Lorenzo Antonelli (poi). L'influenza del crudo crossover dei Rage Against the Machine e del complesso e sofisticato prog rock dei Tool / A Perfect Circle stimola la band teatina alla composizione di un repertorio eterogeneo e, ad oggi, decisamente maturo. L'introspezione che emerge dai testi (Giuseppe Marino e Amedeo Rabottini) sposa, in un singolare connubio artistico, il sound ricercato e spesso "cattivo", capace di giocare con pause, sospesi emozionali e suspance onirica. Ogni esplosione di chitarra e basso, articolata in tempi dispari, crea un solido tappeto per le escursioni solistiche della sessione ritmica, che gioca con lo spazio a disposizione e si distacca dal più comune accompagnamento in quattro quarti. Il saliscendi della voce, inoltre, scandisce le ritmiche di base, accompagna le melodie con metriche sincopate, per poi esplodere in graffianti ritornelli. Anni di intenso lavoro in studio e di ricerca sul suono, hanno permesso agli Immoralia di ottenere un personalissimo e caratteristico sound. I testi, infine, sono rigorosamente in italiano.
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